Atletica falegnameria Guerrini

Società sportiva podistica di Borgosatollo (Brescia)

Brescia Art Marathon? Presenti!

Marzo 15th, 2015

di Anna Zaltieri

15 Marzo 2015, Brescia Art Marathon, la corsa della e nella nostra città.

Il fermento per i falegnami è iniziato il venerdì sera quando arrivano i primi messaggi via whatsapp. Pettorali sold out prima del tempo! Panico per qualcuno ed arrabbiatura per altri… Vero Riccardo? Mara invece tira un sospiro di sollievo, questa 10k non la voleva proprio fare ma non ha fatto i conti con il nostro grandissimo Presidente.

14 marzo, sabato mattina ore 9.00.
Eccolo Cristian, è quasi sdraiato sul tavolo delle iscrizioni per carpire meglio le informazioni e farsi assegnare quei pochi pettorali che hanno stampato in fretta e furia all’ultimo momento. E avevamo dubbi? I primi 11 extra sono nostri, dopo più di un’ora di attesa in una piazza Vittoria sferzata da un antipatico vento che ci ha gelato mani e cuore possiamo rilassarci al Bar Magenta di Mauro.

Tra una fantastica fetta di torta, un caffè e qualche risata la mattinata volge al termine. Ci congediamo consapevoli che il giorno dopo ci ritroveremo insieme per una nuova avventura.

I Falegnami al banco delle iscrizioni

I Falegnami al banco delle iscrizioni

Domenica, 15 Marzo.
Ore 6.00: sveglia, stretching, colazione.
Ore 7.10: la carovana si avvia al parcheggio della metro di Via Volta.
Avvistiamo qualche altro podista che ritroveremo poi in griglia, tutti insieme prendiamo la nostra bella metro… Si potrebbe pensare ad una canzone di sottofondo, noi abbiamo qualcosa di meglio, una pentola di fagioli che borbotta..il Bana!

E’ un attimo arrivare a destinazione ed è un attimo ambientarsi. Studiamo la partenza, ripensiamo al percorso, ci prepariamo in tenuta gara e ci agganciamo ai nostri compagni di squadra per fare del riscaldamento insieme perché insieme è tutto più facile.

Assiepati in viale Europa aspettiamo lo sparo di inizio. Al ricordo di Alfredo Zanola che è mancato pochi giorni fa, segue l’inno d’Italia.. Vergognosamente alcune parole mi mancano e non sono l’unica ma quel poco che sappiamo basta per dare a tutti la carica.
Partiti!
E qui ognuno potrebbe scrivere la propria storia.

La Ten.
Una gara stroncata al terzo chilometro da una brutta sciatalgia è quella del nostro amato Presidente, gli auguriamo di riprendersi prestissimo perché è la nostra colonna!

Tredicesimo assoluto è primo di categoria il velocissimo Noè Gabusi con un tempo di 34 minuti, ottavo e nono di categoria rispettivamente Crescini Roberto e Zanardini Roberto, 36’01” e 38’29” i rispettivi cronometri. Bravissimi anche tutti gli altri falegnami che si sono ottimamente posizionati: Fiorina Stefano 23° di categoria, Riccardo Bana, 28°… ora può smetter di brontolare…Nicola Calza 12° di categoria, Zambelli Claudio, 37°, Beccaris Mauro, 40°, Coppi Giovanni, 73°.

Anna e Mara soddisfatte dopo le fatiche della Ten

Anna e Mara soddisfatte dopo le fatiche della Ten

Congratulazioni alla nostra Mara che in barba alla sua non voglia di esserci ha addentato un ottimo settimo posto di categoria con un tempo di 46’23”. E cosa dire di Cesarina, la mitica Gelatina che pare non si alleni mai ma che abbia qualche libro di alchimia sulla corsa in biblioteca perché arriva prima di categoria con un tempo di 47’24”, a lei i nostri più grandi complimenti!
Per quanto mi riguarda ho barcollato in difetto di energie ad un tempo di 51′ e 37″, 21ª di categoria.

La mezza maratona vede una sempre fantastica Anna Sandrini, la nostra punta di diamante, decima assoluta e quarta di categoria, con un tempo di 1h31’30”. Maria Sandrini, stupenda e soddisfatta con un tempo di 1h57’58”, quarta di categoria.
Unico uomo della mezza è Turchetti Maurizio che ha chiuso con un brillante risultato cronometrico: 1h23’23”.

I tanto temuti 42 chilometri sfidano i nostri stoici Avallone Antonio e Boldori Maurizio che non si lasciano intimidire e staccano rispettivamente i tempi di 3h46’26” e 3h57’08”.

Non voglio dimenticare chi pur non avendo corso alla Bam c’era e in divisa. Roberta Baldini ci ha tifato col sorriso e questa è l’immagine che mi rimane impressa di un arrivo per me poco soddisfatto ma addolcito dal suo calore.

Un’altra gara è stata messa in cantiere, ogni volta impariamo qualcosa su noi stessi grazie alla corsa. E la corsa ci insegna che la nostra squadra è una famiglia e che in famiglia si cresce più forti.