Atletica falegnameria Guerrini

Società sportiva podistica di Borgosatollo (Brescia)

A Pasquetta tutti a Cigole … e di corsa

Marzo 30th, 2018

di Silver

Cigole (Brescia) – Lunedì 2 aprile, giorno di Pasquetta, si svolgerà in quel di Cigole la classica corsa podistica “De sà e de là del Mèla” giunta quest’anno alla 46ª edizione, valida anche come “24° Trofeo Angelo Zani” alla memoria. La manifestazione è organizzata dall’Oratorio “Don Luigi Marconi” di Cigole. La marcia è a carattere competitivo e non, valevole anche come campionato Hinterland Gardesano. Sono previsti tre percorsi di diversa lunghezza: 14 km per gli adulti; 4 km per i ragazzi, 1 km per i pulcini.

Alla competizione possono partecipare tutti, agonisti per la competitiva e i podisti amatori per la non competitiva. Per quanto riguarda la gara competitiva vige il regolamento dell’Hinterland Gardesano purchè in regola con l’iscrizione fissato in €3,00 con ricordo (prodotto caseario f.lli Zani Caseifici + confezione di 250cc di shampoo) e €2,00 senza ricordo.

Il percorso è ormai quello classico: partendo da Cigole si raggiunge Pavone, dopo aver attraversato il ponte del Mella; seguendo poi la strada “bassa”, non asfaltata si raggiunge l’abitato di Milzanello di Leno dove è situato il ristoro; dopo altri sentieri di campagna si riattraversa il Mella si un ponte di ferro aperto per l’occasione, per puntare nuovamente su Cigole, dove è posto l’arrivo.

La partenza è fissata, presso l’oratorio di Cigole, alle ore 8.50 per pulcini e bambini, ore 9.00 adulti, ore 9.05 ragazzi. La gara è assistita da servizio medico. Lungo il percorso sono stabiliti posti di controllo e funzionerà un servizio ristoro. Premi ai primi tre classificati di ogni categoria come da regolamento “hinterland gardesano”. Al gruppo più numeroso va il “Trofeo Comune di Cigole” più un cesto con prodotti tipici f.lli Zani Caseifici. Premi a tutti i gruppi con un minimo di 10 concorrenti.

Per informazioni: cel. 338 2672750 – 333 4557824

Metrorun 2018: la carica dei mille

Marzo 26th, 2018

di Silver

Domenica 25 marzo si è svolta a Brescia la sesta edizione della Metrorun, manifestazione podistica non competitiva di 15 km organizzata dall’associazione sportiva San Filippo Runners, in collaborazione con AICS Brescia, e inserita nel programma dei festeggiamenti per il quinto compleanno della metropolitana.

La corsa seguiva in superficie il percorso della metropolitana, da capolinea a capolinea, partendo dalla stazione Prealpino, con l’arrivo posto nei pressi della stazione Sant’Eufemia-Buffalora. Per ragioni di viabilità e di sicurezza sono state bypassate le stazioni di Brescia 2, Lamarmora e Volta.

L’edizione di quest’anno è stato un vero e proprio successo. Pur non avendo carattere agonistico, la gara ha catalizzato sul nastro di partenza più di mille atleti, desiderosi di correre per la periferia e le vie cittadine di Brescia.  Questo a dimostrazione che per chi ama la corsa, la cosa più importante non è tanto o solo la prestazione cronometrica o una buona posizione in classifica, ma è soprattutto la voglia di correre in compagnia e in allegria, voglia scatenata dalla piacevole sensazione di benessere che la corsa provoca, le famose “endorfine”.

Il lungo serpentone si è quindi snodato per le vie di Brescia, toccando alcuni dei luoghi più belli e suggestivi della nostra città: Piazza Loggia, Piazza Vittoria, i portici, il Teatro Grande, solo per citarne alcuni.

All’interno di questa serpentone non era difficile scorgere i volti rilassati di alcune nostre conoscenze. Quattordici i falegnami che si sono cimentati in questa bella sgroppata: il rientrante Matteo Garza che dopo un’anno di assenza viaggia già sotto i 4 minuti al km; l’esuberante Zanna che prova a stargli dietro, inutilmente; il trio Lescano, composto da Stefano Fiorina, Roberto Olivetti e il sottoscritto, che chiude in crescendo un bel progressivo, seguito a poca distanza da Sergio Serana che molla solo nel finale per un dolore al polpaccio. Passano solo pochi secondi e arriva anche l’imperscrutabile Andrea Cavalli, tallonato a poche lunghezze dal serafico Dario Anataloni. Più dietro arrivano poi alla spicciolata Tony Avallone, Maurizio Boldori, Bruno Berta, il nuovo capofila della Joinercup Giuseppe Milani e il buon Renato Scroffi. Enrico Gorni, anch’egli rientrante dopo un lungo stop per infortunio, si ferma al 10 km (obiettivo dichiarato alla partenza) e ci raggiunge all’arrivo in metropolitana, giusto in tempo per fare il tifo a noi che arriviamo.

I falegnami onorano Corritalia 2018

Marzo 19th, 2018

di Anna Zaltieri

Nonostante il meteo proponga per domenica 18 marzo ancora pioggia, la Corritalia 2018 si guadagna uno spicchio asciutto in una mattinata che tornerà a gocciolare verso mezzogiorno.

Campo Marte, un luogo a me molto familiare, brulica di podisti pronti per una nuova avventura in centro città. Il Gazebo dei Falegnami è già montato, imponente sembra raccontare la nostra voglia di esserci e di competere.

Una trentina i nostri pronti per questo agone cittadino, come criceti “pedaliamo” intorno all’anello del campo per scaldarci, la temperatura è perfetta, al fresco si sgambetta meglio. Il percorso di due giri misura poco meno di 7 chilometri, questo significa che si parte con il turbo e poi si innesta l’iniezione.

Ci posizioniamo avanti, incollati ai più veloci per non perdere secondi preziosi. Accanto ho Anna, insieme ci stiamo riprendendo e rimettendo in forma, poco più in là Roberta che tra mille dubbi partecipa e che concluderà alla grande, Simona non la vedo ma deve essere nei paraggi.

Allo sparo affrontiamo  un giro di lancio tra antipatiche pozzanghere, per poi prendere il largo verso la Brescia più centrale. E’ senz’altro una gara aritmica per curve, marciapiedi e per salite e discese quasi impercettibili ad occhio ma non da fiato e gambe.

Intravedo Giulio che, ancora appiedato, ci fa un servizio fotografico completo ma non riesco a salutarlo perché sono già tiratissma. Con Andrea, ancora una volta mio cavaliere, affronto questa gara con sofferenza perché oggi non ho molta energia, ma non mi importa do il massimo lo stesso, in fondo siamo abituati a soffrire e pochi chilometri non ci spaventano di certo!

Nel secondo giro ci aggancia il Mister, con lui terminiamo le curve e la salita che ci imboccheranno a Campo Marte per i 500 metri dell’anello corso con gli ultimi afflati che ho nei polmoni.

Termino in 31.01, ancora una volta sotto i 4.30, ancora una volta sono soddisfatta ma non abbastanza da fermare la scalata verso tempi più snelli. Cerco subito Anna per verificare anche il suo risultato, ha corso forte anche oggi e può essere orgogliosa del suo tempo di 29.04 e del piazzamento, è 3ª della categoria SF. Roberta, positiva, conclude in 34.25, mentre Simona in 29.40 ed è 3ª di categoria SF40. Complimenti alle mie compagne di squadra.

Primo degli uomini è Roberto Tononi che rimane in testa al gruppo, corre in scioltezza in 24.21 ed è 6° di categoria. Il nostro illuminato Presidente Cristian Tononi, ferma il cronometro in 24.35 ed è 2° di categoria SM45. Secondo di categoria SM50 in 25.17 è il” racconta storie” Roberto Crescini.

Maurizio Turchetti e Riccardo Bana arrivano quasi insieme con i rispettivi tempi di 25.36 e 25.41. Matteo Garza che sta pian piano risalendo la china, conclude in 26.25. Roberto Zanardini, detto lo Zanna, fissa il tempo di 26.52 mentre Stefano Boglioni che cucina meglio di come affronta le gare, ferma il cronometro in 27.25.

Con uno scarto di 12 secondi arrivano al traguardo gli amici, Roberto Olivetti in 28.01 e Silvano in 28.13. Stefano Fiorina che non molla una battuta chiude in 29.28 mentre Claudio sfila in 29.41. Sergio Serana trotta in 30.10 mentre in 30.40 conclude un ottimo Dario Anataloni.

Andrea sfila con me in 31.01 mentre il redivivo Maurizio Boldori termina in 31.35. Il “bandanato” Beppe Milani conclude in 32.17 , accodato a lui Antonio Avallone che danza in un tempo di 32.19. Bruno, reduce dalla maratona, ferma il crono in 33.09 mentre un secondo dopo sfila Angelo Scaroni. Chiudono con onore la classifica Severo e Rino che sgambettano rispettivamente in 35.44 e 36.23.

Vincitori assoluti di questa edizione di Corritalia 2018 sono Iacopo Brasi dell’Atl. Rodengo Saiano con il tempo di 21.42 e Silvia Casella del Free-Zone in 25.32.

Prossima tappa cittadina è la Vivicittà del 15 aprile, il centro storico ci aspetta per metterci alla prova ancora una volta con un percorso tutto da sbranare per far sentire la voce della nostra grande squadra.

La classifica completa.

La BAM vince contro Giove Pluvio

Marzo 12th, 2018

di Anna Zaltieri

Il 2018 cambia il vestito della Bam.
Prima di tutto si interrompe la tradizione della giornata calda e soleggiata, piove e non smetterà presto.

Varia anche il percorso, viene invertito il senso della partenza ed il bivio delle competizioni, con una variante in centro storico per la Ten.
A colpo d’occhio l’umidità miete vittime, non c’è la calca degli anni scorsi e noi ne godiamo respirando più ossigeno.

Siamo in 19 della nostra squadra, più Roberto Crescini e Renato Scroffi che si sono iscritti alla Easy Ten, ed il Mister che insieme ad Andrea mi fa da angelo custode. Roby Crescini veste invece il ruolo di lepre per Stefano Boglioni.

In partenza ci posizioniamo tutti ben avanti in modo da partire senza problemi di imbottigliamento. Sono volti noti quelli che ci circondano, due chiacchiere e qualche risata allentano la tensione. Accanto ho Anna che oggi come me, farà un test per verificare la propria forma e lavorare poi per limare i tempi.

Qualche minuto prima della partenza volano i sacchi che ci proteggono dall’acqua, cronometro alla mano, concentrazione, lo sparo e via si scatta. Qualche gomitata me la prendo e qualcosa restituisco ma nessuno può intimidire una Gelatina che parte convinta.

Dopo una settimana di malattia oggi davvero non so cosa combinerò ma decido che darò il massimo comunque. Dopo circa un chilometro Andrea mi vede e decide di supportarmi, questo uomo ha molti spigoli ma se si segue il labirinto nel verso corretto si arriva al centro e si capisce qualcosa di più dei suoi tanti enigmi.

Dopo poco ci aggancia il Mister che parte spedito. La voce amica di Silvano ci apostrofa con un saluto, ci scorre a fianco e procede di buona lena verso i 21 chilometri che lo aspettano. Corro al gancio tutto il percorso e quando arrivo in fondo a via da Vinci trovo Luca che mi incita a gran voce dandomi il coraggio per continuare.

Controllo il crono in ingresso alla galleria e mi accorgo subito che qualcosa è cambiato, ci faranno passare in centro storico e già sto soffrendo pensando ai sanpietrini, alle curve e alle salite che ben conosco. E’ sicuramente la parte più emozionante questa perché un po’ di pubblico c’è e perché Brescia è la mia città e la conosco come le mie tasche, ogni angolo di essa è per me un ricordo di gioventù.

Sfiliamo davanti al tribunale e poco più avanti giriamo a destra in piazzetta Bruno Boni dove inizierà la salita. Ho le gambe imballate dall’aumento di velocità e dalla salita dell’ultimo chilometro, Andrea e Gigi mi incitano e non so come, cambio marcia ed aumento ancora dando tutto quello che ho per arrivare al traguardo. Negli ultimi sforzi guardo il tabellone e leggo il tempo di 44.43, sotto il personale dell’anno scorso. E’ vero, è cambiato il percorso ma non importa, gara è gara, Fidal è Fidal, il risultato è scritto.

Non so se succeda anche agli altri ma in questi momenti ripenso a tutto quello che ho passato per arrivare ad una nuova miglior prestazione sui 10 chilometri. Non posso non emozionarmi pensandoci perché quei pochi numeri sono tutti guadagnati, tutti sofferti e soprattutto sono tutti solo miei. Perché nella corsa nessuno ti regala nulla, devi prenderlo tu, senza mollare nulla, mai.

Credo e spero per loro, che anche i miei compagni di squadra abbiano provato le stesse emozioni. Anna Sandrini corre una bella gara in 42.17, il nostro diamante ha ritrovato le buone sensazioni e presto la rivedremo correre con gli uomini. Andrea Cavalli, il mio secondo angelo custode chiude in 44.44 lasciandomi cavallerescamente sfilare prima di lui. Dietro di noi arriva Dario che stampa un’ottimo tempo di 45.13, segue Maurizio Boldori in 47.01, Giovanni Polini in 49.40 e Coppi Giovanni in 50.09.

In testa alla Ten ci sono i “big”. Roberto Beatini che raccoglie consensi e podi, è 1° di categoria (SM50) in 34.53. Roberto Tononi sfrutta l’esperienza del fratello Cristian e sfila in 35.08 mentre il Presidente, come aveva dichiarato prima della gara, termina in 35.11. Stefano Boglioni che ancora non ha la testa dell’atleta può però finalmente gioire e raccogliere un grande personale, conclude in 39.14, a lui auguro davvero di provare le emozioni che un risultato così può regalare. Torna dopo un calvario di infortuni un runner che la corsa la sente nel cuore, Matteo Garza che ben si comporta in 39.56.

La mezza maratona vede impegnati 5 dei nostri. Primo in ordine di arrivo è il sempre positivo vice presidente Silvano che termina in 1.34.07, gli succede un altro guerriero, il ballerino, Toni Avallone in 1.47.45. Rino marcia in un tempo di 1.57.36 mentre Angelo Scaroni, gli occhi azzurri della squadra, convince in 2.00.36. Chiude il gruppo la grande Maria che con il kway ai fianchi e bagnata fradicia sfila in 2.04.56.

Anche la maratona vede correre due dei nostri soldati. Bruno Berta e Luca Benedetti che stampano rispettivamente il tempo di 4.52.01 e 5.04.48.

Di questa giornata mi porterò nel cuore numeri e volti, i volti dei miei compagni preoccupati per il mio pianto di emozione, di Anna che sorride soddisfatta, di Luca che urla per sostenerci tutti, del Mister che sapeva che avrei corso sotto i 4.30, del saluto di Silvano in corsa, di Enrico che non corre eppure viene a salutarci in partenza, del Presidente che scalpita per trovare in questa gara l’atletica vera.

Chiudo con il doveroso richiamo ai vincitori delle varie competizioni.

Nella Brescia Ten primo uomo è Ferraris Luigi della Atl. Valle Brembana con il tempo di 30:57, prima donna è Silvia Casella del Free-Zone con il tempo di 37.09.

Nella mezza maratona vince Jaiteh Ousman della Trentino Running Team in 1.07.31, prima donna è l’etiope Berhane Adere Debela in 1.20.49.

Nella specialità regina, la maratona, stravince il keniota Kimaiyo Kiptoo Shadrack in 2.17.36, il primo uomo italiano, Ferrari Marco dell’Atletica Paratico chiude in 2.34.19 ed è 4° assoluto. La prima donna è Macharia Esther Wanjiru della società Run2gether in 2.34.02, prima italiana e terza assoluta è Laura Gotti della società Runners Capriolese in 2.47.09.

Complimenti a tutti.

Le classifiche complete

Campionati Italiani Master di Corsa Campestre a Lucca

Marzo 9th, 2018

di Anna Zaltieri

Venerdì 2 marzo 2018, ore 15.20.
E’ da stamattina che nevica.Il pensiero della gara di domani si sposta sulla viabilità perché le strade ci servono pulite per arrivare a Lucca stasera.
Beppe, Enrico e Silvano sono partiti in avanscoperta e confermano che tutto è filato liscio .. incrociamo le dita!.

Venerdì 2 marzo, ore 17.00.
Ritrovo da Severo. Abbiamo le macchine stipate di gazebo, viveri e borsoni e partiamo così, carichi di pesi e di allegria. In fondo la strada non è male ed arriviamo a destinazione senza problemi.

Sabato 3 marzo.
Le mura della bella città di Lucca ci aspettano sotto una pioggia che non accenna a smettere. Imbastiamo il gazebo con panche ed una scaldina che Luca ed il Mister sono andati a comprare per l’ occasione e mai scelta fu migliore visto le temperature in picchiata.

Mentre traffichiamo arrivano continui aggiornamenti dalle squadre che sono partite in mattinata da Brescia. L’autostrada di Piacenza e la Cisa sono state chiuse e forse proprio per questo le gare vengono posticipate di un’ora. Chi si è messo in viaggio è fortemente motivato e non mollerà la presa tanto facilmente e infatti, chi la dura la vince, le strade vengono riaperte ed i nostri avversari arrivano sani e salvi.

Con queste premesse inizio a prepararmi perché oggi sono la prima a partire. L’ansia inizia a farsi sentire, guardo Anna, Enrico, Luca ed il Mister che per vari motivi non possono correre ma ci sono e solo per fare il tifo, sento il loro desiderio di essere al mio posto e anche per questo ho il dovere di correre bene.

Mi avvio nel recinto di preriscaldamento, l’erba è zuppa di acqua che mi gela i piedi, il fango è copioso mentre la pioggia si fa più intensa e battente. Mi basta uno sguardo per capire che oggi qui ci sono solo avversarie fortissime, quelle vere insomma, quelle che l’atletica la fanno sul serio. Il tempo ha sicuramente scremato i meno convinti, quindi oggi qui i tapascioni, come li chiamiamo simpaticamente in gergo, non ci sono.

Mi sento convinta e pronta per fare una grande gara, mentre mi preparo ripenso ai sacrifici che richiede una buona preparazione, per questo non mollerò niente e farò di tutto per dare il massimo. In partenza mi dispongo a destra in modo da prendere la traiettoria migliore.

Allo sparo scattiamo in avanti, le altre sono delle furie e non mi tiro di certo indietro, sono qui per combattere. Parto forte e bene ma mi rendo conto subito che questa gara così infangata non sarà semplice..anzi sarà più una lotta nelle sabbie mobili. Il terreno ci imbriglia i piedi, le gambe gelate fanno di tutto per portarci in avanti. Dove ci sono i fossi le cadute sono molte, io da buona montagnina li salto senza problemi. Solo due rettilinei sono corribili in scioltezza e sono solo pochi metri, il resto è un campo di battaglia.

I ragazzi mi sferzano “le reni” con un tifo chiassoso ma efficace e sui loro incitamenti affronto il rettilineo finale aumentando al massimo la velocità e chiedendo ai miei arti congelati tutto il possibile che può essere dato ad un campionato italiano!

E’ finita .. per me almeno .. sporca e infangata ma felice e un po’ confusa..non so esattamente come sono andata, lo sforzo che questa gara ha richiesto è stato duplice quindi ho le sensazioni un po’ sfalsate, sono i miei amici di corsa che mi riportano soddisfazione per una ottima prestazione.

Termino 31° di categoria e dopo una breve ripulita sono pronta per tifare a mia volta i miei compagni di squadra. Mi perdo purtroppo Severo che sono certa abbia combattuto con grinta e che termina 39° di categoria Perdo anche Silvano e Beppe. Silvano lo ripesco dopo la gara nero di fango e di Beppe mi sono riportate eroiche gesta … terminano rispettivamente 86° di categoria e 71° di categoria .

Riesco a fare il tifo al Presidente. Impressionante la partenza del suo gruppo, come una mandria di tori a cui hanno aperto il recinto questi baldi “quasi giovani” fanno trottare le chiodate schizzando fango ovunque. Cristian è ben posizionato e si difende nonostante sia in ritardo di preparazione. E’ uno spettacolo vedere i primi del gruppo, pare che il terreno per loro sia asfaltato, leggeri sembrano sfiorare il fango. Esserci vuol dire anche questo, avere la possibilità di vedere l’atletica di alto livello e io mi godo questa giornata fino in fondo.

Al nostro incommensurabile Presidente che termina 33° di categoria succedono Roberto ed Andrea. Anche la loro mandria di giovani baldi è impressionante in partenza. Esprimono potenza e forza nel far andare le gambe, un piacere vederli correre. Roberto corre alto e si difende in modo eccellente a confermare la sua grande forma, Andrea un po’ dietro ma convinto e soprattutto non ha mai mollato arrivando in volata e vincendola, con un avversario. Roberto è 24° degli SM35 mentre Andrea tra gli SM40 è 84°.

Un cenno per dovere di cronaca ai super uomini ed alle super donne di questo evento.
Emma Quaglia, maratoneta azzurra della Cambiaso Risso Running Team Genova, domina la prova SF35 mentre Antonello Landi dell’Atl. Potenza Picena vince tra gli SM40.
Enrica Carrara del Lumezzane risplende nelle SF50 mentre nella stessa categoria degli uomini Luca Guatteri dell’Atl. Malignani Libertas Udine ha la meglio sul campione europeo Valerio Brignore della Cambiaso Risso Running Team Genova.
Nelle SF45 la pluricampionessa mondiale master Simona Prunea della GS Orecchiella Garfagnana vince sulla ex azzurra Patrizia Tisi del Paratico.
Atletica Paratico che trionfa nella classifica a squadre sia in campo maschile che in quello femminile.

Classifiche complete.

Come concludere una giornata come questa ?
Il tempo l’ha fatta da padrone, la pioggia è stata abbondante, il fango pure. E l’emozione è stata tanta e fatico per una volta a descriverla tutta.
Per chi è atleta nel cuore queste sono occasioni da non lasciarsi sfuggire, è un onore esserci e far parte per un giorno della storia dello sport.
Io e gli altri ci siamo stati ed abbiamo rappresentato l’Atletica Falegnameria Guerrini.
Ad un campionato italiano.
Orgogliosamente.